Se sei dipendente e vuoi aprire la Partita IVA devi seguire delle regole diverse a seconda che tu sia nel settore:
- privato
- pubblico
Se sei un dipendente privato puoi aprire la Partita IVA se non fai concorrenza all’attuale datore di lavoro.
Se lavori nel settore pubblico, c’è una seconda distinzione tra:
- part-time: puoi aprire la Partita IVA senza limitazioni
- full-time: devi chiedere il consenso all’amministrazione e l’impiego deve rispettare i seguenti requisiti:
- è occasionale
- viene svolto fuori dall’orario di lavoro
- non è in conflitto di interesse con la pubblica amministrazione
- non può essere un’attività commerciale, industriale e professionale nel caso di professioni sprovviste di albo
L’unica eccezione sono gli insegnanti, che possono aprire la Partita IVA solo se l’attività svolta è compatibile con le materie insegnate, come un professore di economia che svolge anche l’attività di commercialista.
Se hai i requisiti per aprire la Partita IVA e se sei dipendente, devi:
- determinare il codice ATECO, cioè la sequenza di 6 cifre che serve per identificare l’attività che svolgi
- identificare la tua attività prevalente, tra:
- intellettuale: devi aprire Partita IVA come libero professionista, come un copywriter o un avvocato
- artigianale o commerciale: devi aprire una ditta individuale, come un parrucchiere o un idraulico
Per aprire Partita IVA come libero professionista dovrai compilare il modello AA9/12, modulo per aprire, modificare o cessare la tua Partita IVA e:
- inviarlo direttamente online all’agenzia delle entrate
- consegnarlo allo sportello della tua zona
Il costo per aprire come libero professionista è diverso a seconda che tu scelga di:
- aprirla autonomamente: non pagherai nulla
- affidarti ad un intermediario, come un commercialista: pagherai la parcella del commercialista che svolgerà le pratiche al posto tuo
Per aprire una ditta individuale devi:
- inviare la ComUnica, pratica che ti consente di iscriverti contemporaneamente a:
- registro delle imprese
- gestione artigiani o commercianti INPS
- INAIL, se l’attività lo richiede
- REA, se apri un negozio o un e-commerce
- inviare la SCIA, acronimo di segnalazione certificata di inizio attività, da presentare presso il comune in cui è indicata la sede dell’attività
- ottenere un indirizzo PEC o la firma digitale
I costi per aprire una ditta individuale sono diversi a seconda che tu scelga di aprirla:
- in autonomia, dovrai sostenere i seguenti costi:
- imposta di bollo: 17,50€
- diritti di segreteria: 18€
- iscrizione alla camera di commercio: circa 80€
- abbonamento PEC e firma digitale: circa 35€
- con il supporto di un commercialista: possono variare dai 500€ ai 1.500€ a seconda del regime fiscale scelto e della parcella dell’intermediario
Per essere sicuro di aprire la Partita IVA nel modo corretto, il commercialista è la persona giusta a cui rivolgerti.
Puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto Fiscozen compilando il form qui sotto.