Devi sapere che l’apertura della Partita IVA non presenta alcun costo, eccetto nel caso di apertura di ditta individuale.
Eppure, le tasse da pagare dipendono dalla tipologia di Partita IVA che verrà aperta. In Italia abbiamo:
- Regime ordinario
- Regime forfettario
Una Partita IVA in regime ordinario pagherà:
- IVA pari al 22%
- IRPEF, un’imposta diretta e progressiva che varia in base allo scaglione di appartenenza
Invece una Partita IVA in regime forfettario incontrerà una tassazione agevolata al 15% o al 5% per le nuove attività.
I contribuenti in regime forfettario non sono tenuti a pagare IVA, IRPEF e IRAP, ma non avranno neanche la facoltà di detrarre le spese sostenute per la propria attività in sede di dichiarazione dei redditi.
Infatti, verranno riconosciute delle spese forfettarie determinate dal codice ATECO di appartenenza.
Inoltre, per rientrare nelle agevolazioni previste dal regime forfettario non dovrai avere un incassato annuo superiore alla soglia di 85.000€ e dovrai rispettare i requisiti richiesti dal regime stesso.
Facciamo un esempio:
Mara è una Copywriter che ha iniziato da poco la sua attività e quindi deve corrispondere un’imposta sui redditi del 5%. Il suo incasso annuale è di 20.000€ e il coefficiente di redditività determinato dal suo codice ATECO è del 78%.
- Reddito lordo 20.000 x 78% = 15.600€
Importo tasse da pagare a saldo 15.600 x 5% = 780€
Oltre alle tasse dobbiamo aggiungere i contributi previdenziali che, in questo caso, devono essere corrisposti in base alla gestione separata INPS. La percentuale relativa ai contributi previdenziali, per il 2024 è del 26,07%, calcolata dopo l’applicazione del coefficiente di redditività:
- Reddito lordo 20.000 x 78% = 15.600€
- Importo contributi da pagare a saldo: 11.700 x 26,07% = 3.050€
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