Se sai già cos’è il regime forfettario, puoi passare a leggere direttamente i paragrafi successivi, in cui viene analizzato nel dettaglio e con esempi il coefficiente di redditività nel regime forfettario.
Argomenti del post
Cos’è il regime forfettario?
Si tratta di un regime fiscale agevolato, introdotto per favorire l’apertura di nuove attività di lavoro autonomo e supportare quelle già presenti con un reddito inferiore ai 65.000€ l’anno.
La principale agevolazione consiste nella tassazione del 15%, che si riduce al 5% per le nuove attività, per un massimo di 5 anni. Ciò costituisce un vantaggio considerevole rispetto al regime fiscale ordinario, che prevede un sistema di tassazione progressivo a scaglioni, con percentuali che vanno dal 23% al 43%.
Cos’è il coefficiente di redditività del regime forfettario
Il coefficiente di redditività è un elemento che influisce in modo determinante sul calcolo delle tasse in regime forfettario. La sua applicazione determina gli importi che devono essere sottoposti a tassazione e quelli che devono essere considerati come spese forfettarie.
Questo elemento è identificato con una percentuale, che varia al variare del codice ATECO della tua attività.
La percentuale indicata rappresenta la parte dell’incassato che deve essere sottoposta a tassazione. La restante parte, viene considerata come spese forfettarie legate alla tua attività e di conseguenza, non tassata.
Con questo meccanismo, anche se non hai sostenuto nessuna spesa, potrai ugualmente sottrarre, dal totale incassato, l’importo corrispondente a quanto previsto dal coefficiente di redditività.
Ad esempio: se il coefficiente di redditività legato al tuo codice ATECO è del 67%, le spese forfettarie legate alla tua attività saranno del 33% sul tuo incassato, indipendentemente da quanto hai effettivamente speso.
Come individuare il proprio coefficiente di redditività nel regime forfettario
Per individuare il tuo coefficiente di redditività è necessario, in primo luogo, conoscere il tuo codice ATECO.
Questo codice di 6 cifre, serve per identificare la tua attività economica e viene comunicato all’agenzia delle entrate al momento dell’apertura della Partita IVA. E’ possibile verificare il codice ATECO assegnato alla tua attività consultando:
- Il certificato di attribuzione del numero della Partita IVA
- la visura camerale (nel caso di ditta individuale)
- Il tuo cassetto fiscale, accedendo al sito dell’agenzia delle entrate
Una volta a conoscenza del tuo codice ATECO sarà sufficiente consultare la tabella dei coefficienti di redditività per determinare quale devi applicare per il calcolo delle tue tasse.
Gruppo/Settore | Codici Attività ATECO 2007 | Coefficiente di redditività |
Industrie alimentari e delle bevande | (10-11) | 40% |
Commercio all’ingrosso e al dettaglio | 45- (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9 | 40% |
Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande | 47.81 | 40% |
Commercio ambulante di altri prodotti | 47.82-47.89 | 54% |
Costruzioni e attività immobiliari | (41-42-43) – (68) | 86% |
Intermediari del commercio | 46.1 | 62% |
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | (55-56) | 40% |
Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi | (64-65-66) – (69-70-71-72-73-74-75) – (85) – (86-87-88) | 78% |
Altre attività economiche | (01-02-03) – (05-06-07-08-09) – (12-13-14-15-16-17-18-19-20-22-22-23-24-25-26-27-28-29-30-31-32-33) – (35) – (36-37-38-39) – (53-58-59-60-61-62-63) – (77-78-79-80-81-82) – (84) – (90-91-92-93) (94-95-96) – (97-98) – (99) | 67% |
Ci sono altri costi che posso “scaricare”?
Il calcolo dei costi forfettari, effettuato tramite l’applicazione del coefficiente di redditività, non comprende i costi relativi ai contributi previdenziali.
Per tale motivo, le uniche spese “scaricabili” sulla base delle somme che hai effettivamente pagato, sono quelle versate alla tua cassa previdenziale di riferimento.
Queste somme, che devono essere documentate da una certificazione rilasciata dalla cassa previdenziale, andranno ad abbassare ulteriormente l’importo su cui verranno calcolate le tue tasse.
Esempio: come il coefficiente di redditività influisce sulle tasse
Per capire meglio l’impatto del coefficiente di redditività sul calcolo delle tasse è utile vedere come viene applicato in qualche esempio pratico.
Esempio 1
Marco è uno psicologo in regime forfettario:
- Il codice ATECO dell’attività è: 86.90.30
- Il coefficiente di redditività è: 78%
- La percentuale delle tasse da applicare è: 5%
- I Contributi versati ammontano a: 500€
- L’importo incassato è: 20.000€
- applichiamo il coefficiente di redditività: 20.000€*78% = 15.600€
- sottraiamo l’importo dei contributi versati 15.600€-500€ = 15.100€
- calcoliamo le tasse da pagare 15.100*5%=755€
Su un incassato di 20.000€ Marco dovrà versare tasse per 755€
Esempio 2
Erica ha un’attività di ecommerce in regime forfettario da più di 5 anni.
- Il codice ATECO dell’attività è: 47.91.10
- Il coefficiente di redditività è: 40%
- La percentuale delle tasse da applicare è: 15%
- I contributi versati ammontano a: 3.983,44€
- applichiamo il coefficiente di redditività: 20.000€*40% = 8.000€
- sottraiamo l’importo dei contributi versati 8.000€-3983€ = 4.017€
- calcoliamo le tasse da pagare 4.017*15%= 602€
L’individuazione del coefficiente di redditività è di fondamentale importanza perché da questo dipende l’importo delle tasse che dovrai pagare.
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